Nel 2000, Andrea Franchetti ha deciso di restaurare un antico baglio con cantina sulle pendici del Monte Etna, in Sicilia. Il suo primo compito è stato di recuperare i vigneti terrazzati abbandonati da tempo e piantarne di nuovi con una densità di impianto di 12.000 piante per ettaro.
Il suo arrivo sull’Etna ha contribuito alla rinascita della viticoltura sulla montagna e alla scoperta dei vini Etnei da parte del mercato internazionale. A Passopisciaro, Franchetti si dedica prevalentemente alla coltivazione del Nerello Mascalese nelle sue varie declinazioni di territorio, altitudine ed esposizione, sotto forma di diversi cru, nonché anche alla coltivazione di diverse varietà alloctone, quali lo Chardonnay, il Petit Verdot e il Cesanese d’Affile.
Lavorano con il Nerello Mascalese, un uva autoctona che produce vini delicati non molto dissimili dal Pinot Nero e dal Nebbiolo. Producono sei vini diversi da Nerello Mascalese in purezza, ognuno che riflette le specificità del proprio terroir, ovvero la diversa composizione minerale della propria colata lavica e il microclima legato alla quota e all’esposizione del vigneto.
Il Passorosso è un assemblaggio di uve di Nerello Mascalese provenienti da diversi vigneti situati in diverse zone e su colate laviche diverse, mentre i cinque vini delle Contrade sono prodotti da uve provenienti esclusivamente dai vigneti ubicati nelle rispettive Contrade di Rampante, Sciaranuova, Guardiola, Porcaria e Chiappemacine.
Abbiamo selezionato i migliori vini realizzati in un ecosistema unico al mondo, fatto da 133 Contrade. La nostra enoteca online è sempre alla ricerca di novità legate alla qualità e alla promozione del territorio etneo.
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