Passobianco 2019
Passopisciaro
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Annata
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Alcool
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Affinamento
In cemento
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Occasione
Aperitivo tra amici, Cena tra amici
Il Passobianco è un vino bianco a base di Chardonnay dal bouquet ricco ed elegante che vede alternarsi note di frutta tropicale e albicocca, cereali tostati e miele. Al palato rivela bella mineralità e persistenza. Maturato per 10 mesi in botti di cemento e in grandi botti di legno
24,00 €
Solo 1 pezzi disponibili
Passobianco 2019
Passobianco 2019
Passobianco 2019
Solo 1 pezzi disponibili
Il Passobianco è un vino bianco a base di Chardonnay dal bouquet ricco ed elegante che vede alternarsi note di frutta tropicale e albicocca, cereali tostati e miele. Al palato rivela bella mineralità e persistenza. Maturato per 10 mesi in botti di cemento e in grandi botti di legno
Passopisciaro
24,00 €
Denominazione | Terre Siciliane IGT | |
Vitigno | Chardonnay | |
Tipologia | Bianchi | |
Alcool | ||
Annata | ||
Formato | 75 cl | |
Affinamento | In cemento | |
Abbinamento | Crudité di pesce, Fritto misto di pesce, Pesce e crostacei | |
Occasione | Aperitivo tra amici, Cena tra amici |
Solo 1 pezzi disponibili
Solo 1 pezzi disponibili
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Note
- Alla vista ha un colore giallo paglierino.
- Il naso profuma di sentori agrumati, di pesca bianca e di frutta tropicale, a cui si alterna un aroma minerale via via più intenso.
- In bocca è succoso, equilibrato, caratterizzato da una sapidità viva. Chiude con un finale persistente.
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Abbinamenti
- E’ un ottimo vino da pasto, perfetto con pietanze a base di pesce e crostacei.
- Da provare con delle capesante gratinate.
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Affinamento
- 18 mesi in botti di legno e vasche di cemento
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Passopisciaro
Nel 2000, Andrea Franchetti ha deciso di restaurare un antico baglio con cantina sulle pendici del Monte Etna, in Sicilia. Il suo primo compito è stato di recuperare i vigneti terrazzati abbandonati da tempo e piantarne di nuovi con una densità di impianto di 12.000 piante per ettaro.
Passopisciaro
Nel 2000, Andrea Franchetti ha deciso di restaurare un antico baglio con cantina sulle pendici del Monte Etna, in Sicilia. Il suo primo compito è stato di recuperare i vigneti terrazzati abbandonati da tempo e piantarne di nuovi con una densità di impianto di 12.000 piante per ettaro.