Contrada Guardiola 2014
Passopisciaro

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Annata
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Alcool
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Affinamento
Acciaio, Legno grande
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Occasione
Cena formale
Riconoscimenti:
•Vinous Media: 88/100
•Wine Enthusiast: 97/100
•Wine Spectator: 93/100
62,00 €
Disponibile
Contrada Guardiola 2014
Contrada Guardiola 2014
Contrada Guardiola 2014
Disponibile
Storica Contrada che si estende tra 800 e 1000 m s.l.m. fino all’ultima colata del 1947. Produce vini intensi che sanno tipicamente di marzapane, arancia e frutti rossi. La nostra proprietà è formata da una parcella di piante di 80 anni che crescono nell’ultima parte in basso della contrada, prima del salto sulla sottostante Contrada Santo Spirito. 2014 ci ha sorpresi una vendemmia rapidissima.
Passopisciaro
62,00 €
Denominazione | Terre Siciliane IGP | |
Vitigno | Nerello Mascalese | |
Tipologia | Rossi | |
Alcool | ||
Annata | ||
Formato | 75 cl | |
Affinamento | Acciaio, Legno grande | |
Abbinamento | Secondi di carne rossa | |
Occasione | Cena formale |
Riconoscimenti:
•Vinous Media: 88/100
•Wine Enthusiast: 97/100
•Wine Spectator: 93/100
-
Note
- Al palato è fresco e minerale, con morbidezza e sapidità ben bilanciate, con una straordinaria persistenza.
- Ottimo vino per i pranzi della domenica, da bere sicuramente con carni rosse in umido o selvaggina.
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Abbinamenti
- Da accostare a secondi piatti di carni rosse.
- Temperatura di servizio: 16-18 C°.
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Affinamento
- Vinificazione: 15 giorni in vasche d’acciaio. Fermentazione malolattica: in botti grandi di rovere.
- Invecchiamento: in botti grandi di rovere per circa 18 mesi.
- Imbottigliamento: durante la luna calante dell’ Aprile 2016.
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Passopisciaro
Nel 2000, Andrea Franchetti ha deciso di restaurare un antico baglio con cantina sulle pendici del Monte Etna, in Sicilia. Il suo primo compito è stato di recuperare i vigneti terrazzati abbandonati da tempo e piantarne di nuovi con una densità di impianto di 12.000 piante per ettaro.


Passopisciaro
Nel 2000, Andrea Franchetti ha deciso di restaurare un antico baglio con cantina sulle pendici del Monte Etna, in Sicilia. Il suo primo compito è stato di recuperare i vigneti terrazzati abbandonati da tempo e piantarne di nuovi con una densità di impianto di 12.000 piante per ettaro.