Contrada Chiappemacine 2009
Passopisciaro

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Annata
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Alcool
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Affinamento
Acciaio, Legno grande
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Occasione
Cena formale
Questo cru si è comportato molto bene nell’annata umida e pericolosa del 2009. Il terreno povero e le piante vecchissime hanno maturato presto; il vino conserva toni interi e sapidi a causa delle piccole lenti di calcare che trapelano nel terreno, insieme agli aromi varietali sorprendenti che hanno i Nerelli di quest’anno.
Riconoscimenti:
•Vinous Media: 94/100
60,00 €
Contrada Chiappemacine 2009
Contrada Chiappemacine 2009
Contrada Chiappemacine 2009
Passopisciaro
60,00 €
Denominazione | Terre Siciliane IGP | |
Vitigno | Nerello Mascalese | |
Tipologia | Rossi | |
Alcool | ||
Annata | ||
Formato | 75 cl | |
Affinamento | Acciaio, Legno grande | |
Abbinamento | Secondi di carne rossa | |
Occasione | Cena formale |
Questo cru si è comportato molto bene nell’annata umida e pericolosa del 2009. Il terreno povero e le piante vecchissime hanno maturato presto; il vino conserva toni interi e sapidi a causa delle piccole lenti di calcare che trapelano nel terreno, insieme agli aromi varietali sorprendenti che hanno i Nerelli di quest’anno.
Riconoscimenti:
•Vinous Media: 94/100
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Note
- colore rosso rubino intenso, aroma inebriante e piacevole con sentori speziati e fruttati, gusto deciso e di corpo, dotato di un’acidità pronunciata ed una buona persistenza.
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Abbinamenti
- Da accostare a secondi piatti di carni rosse. Temperatura di servizio: 16-18 C°.
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Affinamento
- Vinificazione: 12-15 giorni in vasche d’acciaio. Invecchiamento: in botti grandi di rovere per circa 18 mesi.
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Passopisciaro
Nel 2000, Andrea Franchetti ha deciso di restaurare un antico baglio con cantina sulle pendici del Monte Etna, in Sicilia. Il suo primo compito è stato di recuperare i vigneti terrazzati abbandonati da tempo e piantarne di nuovi con una densità di impianto di 12.000 piante per ettaro.


Passopisciaro
Nel 2000, Andrea Franchetti ha deciso di restaurare un antico baglio con cantina sulle pendici del Monte Etna, in Sicilia. Il suo primo compito è stato di recuperare i vigneti terrazzati abbandonati da tempo e piantarne di nuovi con una densità di impianto di 12.000 piante per ettaro.