I vigneti ubicati su terrazzamenti di muro a secco a 650 metri d’altitudine, sono a piede franco ad alberello e in parte a spalliera.
Il vitigno è del genere Nerello Mascalese con rare piante di Cappuccio, coltivato secondo l’antica tradizione tramandata da padre in figlio, cioè usando soltanto zolfo e solfato di rame, effettuando manualmente secondo l’antico uso: la potatura, la lavorazione del terreno, la legatura e la raccolta.
Il risultato della lavorazione frutto di passione e dedizione è un eccellente prodotto la cui fermentazione avviene in forma spontanea con “lieviti indigeni”, fino all’affinamento che avviene in barrique di rovere usate.